IL RETTORE
  Visto lo statuto  dello IULM, approvato con  decreto del Presidente
della  Repubblica  31  ottobre   1968,  n.  1490,  e  successivamente
modificato ed integrato;
  Visto  il  testo  unico   delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con  Regio Decreto  31 agosto 1933,  n. 1592,  e successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto l'art. 6, secondo comma, della legge 7 agosto 1990, n. 245;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista l'atto di  indirizzo trasmesso dal MURST con  nota prot. 2402
in data 31  ottobre 1996, relativo all'articolazione dei  corsi e dei
piani degli studi universitari;
  Vista la legge 15 maggio 1997,  n. 127, e in particolare l'art. 17,
commi 95 e 119;
  Viste le  deliberazioni assunte  dal neocostituito  consiglio della
facolta' di scienze della comunicazione e dello spettacolo dello IULM
nella seduta del 26 novembre  1997 e dal consiglio di amministrazione
dello IULM nella seduta del 16 dicembre 1997;
  Considerato che l'attivazione del corso  di laurea in scienze della
comunicazione  di  cui  alla tabella  XL  dell'ordinamento  didattico
universitario   e'   prevista   presso    la   sola   sede   centrale
dell'Universita', a partire dall'anno accademico 1998/1999;
  Rilevata l'opportunita'  di inserire contestualmente a  statuto, in
attesa di definirne  le modalita' di eventuale  attivazione, anche la
collegata  tabella XL-bis  dell'ordinamento didattico  universitario,
relativa al corso di diploma universitario in tecniche pubblicitarie;
  Considerato che  l'attivazione del corso  di laurea in  oggetto non
comporta alcun  onere aggiuntivo per lo  Stato e che il  consiglio di
amministrazione  ha gia'  provveduto nel  bilancio di  previsione per
l'anno finanziario  1998 all'accantonamento delle  risorse economiche
necessarie;
  Considerata infine,  la necessita'  e l'urgenza di  provvedere alla
modifica  di  statuto,   al  fine  di  poter   provvedere  per  tempo
all'organizzazione della didattica;
                              Decreta:
                            Articolo unico
  Dopo l'art. 24, sono inseriti i seguenti nuovi articoli 25, 26, 27,
28, 29, 30,  31, 32, 33, 34,  35, 36, 37, 38, 39,  con il conseguente
scorrimento della numerazione degli articoli successivi:
                Laurea in scienze della comunicazione
                              Art. 25.
                           F i n a l i t a'
  Presso  la   facolta'  di  scienze  della   comunicazione  e  dello
spettacolo  e'  attivato   il  corso  di  laurea   in  scienze  della
comunicazione.
  Finalita'   generale  del   corso  di   laurea  in   scienze  della
comunicazione  e' la  formazione  di operatori  e professionisti  dei
processi culturali e delle  reti comunicative nella prospettiva delle
grandi  modificazioni   prodotte  nei  settori   della  comunicazione
(stampa,  televisione,   radiofonia  ecc.)  dalle   nuove  tecnologie
dell'informazione e della comunicazione.
                              Art. 26.
              Durata e articolazione del corso di laurea
  Titolo  di  ammissione   al  corso  di  laurea   in  scienze  della
comunicazione e' il diploma di istruzione secondaria di secondo grado
di durata quinquennale.
  La durata del corso di laurea  in scienze della comunicazione e' di
cinque anni.
  Il corso  degli studi prevede  un biennio  formativo di base  ed un
triennio successivo  di specializzazione articolato in  tre indirizzi
finalizzati  ad  una  preparazione  professionale  in  uno  specifico
settore.
  Gli indirizzi del triennio di specializzazione sono:
    a) comunicazioni di massa;
    b) comunicazione istituzionale e di impresa;
    c) giornalismo.
  L'attivazione  e l'eventuale  disattivazione  degli indirizzi  sono
disposte, su proposta del consiglio di corso di laurea, dal consiglio
di facolta'.
  L'attivita'  didattica  e'  articolata in  lezioni,  esercitazioni,
seminari e  prove di valutazione. L'impegno  didattico complessivo e'
determinato dalle strutture didattiche competenti.
                              Art. 27.
                    Biennio di formazione di base
  Nel primo biennio  il piano degli studi  prevede dieci insegnamenti
fondamentali, scelti entro le seguenti aree disciplinari:
  1) Area  scientificotecnologica: Informatica  generale -  Sistemi e
Tecnologie della Comunicazione;
  2)  Area comunicativa:  Sociologia della  comunicazione -  Teorie e
tecniche delle comunicazioni di massa;
  3)  Area  economica:  Economia  politica  -  Politica  economica  -
Economia pubblica;
   4) Area sociologica: Sociologia;
   5) Area semiologica: Semiotica;
  6) Area linguistica: Linguistica generale - Sociolinguistica;
  7)   Area  psicologica:   Psicologia  dei   processi  cognitivi   -
Psicolinguistica;
   8) Area giuridica: Diritto pubblico - Diritto privato;
  9) Area storica: Storia economica e sociale dell'eta' contemporanea
- Storia contemporanea.
  Le prime 9  discipline saranno scelte dalla facolta'  entro le aree
(con non piu' di un insegnamento per ciascuna area), mentre la decima
disciplina sara' scelta tra gli insegnamenti non sostenuti nelle aree
1) e 2).
  La facolta' potra' sostituire  gli insegnamenti indicati nelle aree
con  altri strettamente  affini, con  identiche finalita'  ed analogo
contenuto  culturale  e  comunque   entro  lo  stesso  raggruppamento
concorsuale.
  Entro il  biennio di formazione  base o  al massimo entro  il terzo
anno, lo studente dovra' sostenere inoltre:
  due prove scritte di composizione o elaborazione di testi con l'uso
di  un programma  di elaborazione  testi,  una in  lingua italiana  e
l'altra in lingua inglese;
  un  colloquio  diretto  ad  accertare la  conoscenza  della  lingua
inglese.
  Ai fini  della preparazione a  queste prove la  struttura didattica
competente   organizza  appositi   corsi,   avvalendosi  del   centro
linguistico  interfacolta',  ove per  essere  ammesso  alla prova  di
composizione  testi, lo  studente  dovra' frequentare  e superare  un
laboratorio  di scrittura,  nelle  forme che  saranno indicate  dalla
struttura didattica, anche istituendo specifici lettorati o attivando
corsi di teoria e tecnica della scrittura.
                              Art. 28.
                        Triennio di indirizzo
  Per essere ammesso agli esami  di profitto del triennio lo studente
deve  aver   superato  tutti   gli  esami  obbligatori   del  biennio
propedeutico.
  Le due prove  scritte di lingua e il colloquio  di conoscenza della
lingua inglese possono essere superati anche entro il terzo anno.
  La    scelta   dell'indirizzo    da   seguire    avviene   all'atto
dell'iscrizione  al   terzo  anno,  e  puo'   essere  successivamente
modificata.
  Ogni indirizzo comporta tre insegnamenti fondamentali comuni, sette
insegnamenti  costitutivi   dell'indirizzo  e   quattro  insegnamenti
opzionali, da scegliere tra quelli indicati al successivo art. 30.
  Insegnamenti fondamentali comuni del terzo anno:
  1)  un insegnamento  a  scelta tra  retorica  e stilistica;  lingua
straniera moderna; grammatica italiana; storia della lingua italiana.
  2) un insegnamento a scelta tra: comunicazione visiva; iconologia e
iconografia;  semiologia  del  cinema e  degli  audiovisivi;  disegno
industriale.
  3) un insegnamento a scelta tra: antropologia culturale; psicologia
sociale; scienza della politica; Sociologia dei processi culturali.
  I 7 insegnamenti costitutivi di  ogni indirizzo sono scelti entro i
seguenti elenchi di 9 insegnamenti:
  Indirizzo in comunicazioni di massa:
  insegnamenti  costitutivi: 1).  Diritto  dell'informazione e  della
comunicazione; 2). Teorie e  tecniche del linguaggio cinematografico;
3).  Teorie e  tecniche del  linguaggio giornalistico;  4). Teorie  e
tecniche del linguaggio radiotelevisivo; 5). Storia del giornalismo e
delle  comunicazioni sociali;  6).  Economia  e organizzazione  delle
imprese editoriali;  7). Storia  delle relazioni  internazionali; 8).
Metodologia e  tecnica della ricerca  sociale; 9). Teorie  e tecniche
dei nuovi media.
  Indirizzo in Comunicazione istituzionale e d'impresa:
  insegnamenti costitutivi:  1). Diritto dell'economia;  2). Economia
aziendale  o Organizzazione  aziendale;  3).  Marketing; 4).  Scienza
dell'opinione pubblica o Istituzioni politiche e gruppi di pressione;
5).  Metodologia  e  tecnica  della ricerca  sociale;  6).  Teorie  e
tecniche della  comunicazione pubblica;  7). Teorie e  tecniche della
promozione    d'immagine;    8).   Tecniche    della    comunicazione
pubblicitaria;   9).  Storia   dell'industria   o  Storia   economica
contemporanea.
  Indirizzo in Giornalismo (1):
  insegnamenti costitutivi:  1). Storia del giornalismo;  2). Diritto
dell'informazione e  della comunicazione;  3). Teoria e  tecniche del
linguaggio  giornalistico oppure:  Teoria e  tecniche del  linguaggio
radiotelevisivo; 4). Teoria e tecniche  dei nuovi media; 5). Economia
della  comunicazione, oppure:  Economia e  gestione delle  imprese di
comunicazione oppure: Teoria e politica dello sviluppo; 6). Relazioni
internazionali  oppure:  Storia   delle  istituzioni  politiche;  7).
Metodologia e tecniche della ricerca sociale; 8). Etica e deontologia
della comunicazione; 9). Lingua italiana (2).
  (1) Le prime tre discipline sono obbligatorie per tutte le sedi.
  (2)  I   contenuti  didattici  del  corso   saranno  specificamente
rapportati agli obiettivi formativi dell'indirizzo.
                              Art. 29.
                        Manifesto degli studi
  All'atto della  predisposizione del manifesto annuale  degli studi,
il consiglio  di facolta' definisce  il piano di studi  ufficiale del
corso di laurea, in applicazione  di quanto disposto al secondo comma
dell'art. 11 della legge n. 341/1990.
                              Art. 30.
                    Insegnamenti opzionali comuni
                 a tutti gli indirizzi del triennio
  Comunicazione  politica;  Criminologia;  Diritto  all'informazione;
Diritto costituzionale; Diritto d'autore; Diritto del lavoro; Diritto
dell'ambiente;  Diritto   della  persona;  Diritto   della  sicurezza
sociale; Diritto  internazionale; Diritto parlamentare;  Economia dei
media;  Economia   della  cultura;  Economia   industriale;  Editoria
multimediale;   Elementi   di  musica   elettronica;   Epistemologia;
Estetica;   Filosofia  del   linguaggio;  Filosofia   della  scienza;
Formazione  e gestione  delle  risorse umane;  Geografia politica  ed
economica;    Informatica   applicata;    Interazione   uomomacchina;
Istituzioni di  diritto e procedura penale;  Istituzioni giuridiche e
mutamento sociale; Letterature comparate; Linguistica computazionale;
Logica dei  linguaggi naturali;  Logica matematica; Logica;  Metodi e
tecniche della legislazione; Metodi e tecniche di produzione grafica;
Organizzazione   internazionale;  Politica   dell'ambiente;  Politica
economica   internazionale;   Politica  sociale;   Psicologia   degli
atteggiamenti e  delle opinioni; Psicologia  delle tossicodipendenze;
Relazioni internazionali; Scienze cognitive; Semiologia della musica;
Semiologia  delle  arti;  Semiotica  del  testo;  Sistemi  esperti  e
intelligenza artificiale; Sistemi grafici; Sociologia dei processi di
socializzazione;  Sociologia  dell'organizzazione;  Sociologia  delle
comunicazioni di  massa; Sociologia politica; Storia  dei movimenti e
dei  partiti  politici;  Storia  del  cinema;  Storia  del  movimento
sindacale;  Storia del  pensiero politico  contemporaneo; Storia  del
pensiero   scientifico;   Storia   del   teatro;   Storia   dell'arte
contemporanea; Storia dell'arte; Storia della filosofia; Storia della
letteratura italiana  moderna e  contemporanea; Storia  della musica;
Storia della radio e della  televisione; Storia della scienza e della
tecnica;  Storia  della  scienza; Storia  delle  dottrine  politiche;
Storia delle  relazioni internazionali; Storia e  critica del cinema;
Storia e  istituzioni di un'area  geografica; Storia e  tecnica della
fotografia;  Tecnologie  dell'educazione;  Teoria  dell'informazione;
Teorie della traduzione.
  Possono  essere   inoltre  scelte   come  complementari   anche  le
discipline  fondamentali  non  scelte   come  tali  e  le  discipline
costitutive degli indirizzi diversi da quello scelto.
                              Art. 31.
                    Esami di profitto e di laurea
  Per  essere  ammesso all'esame  di  laurea  lo studente  deve  aver
superato  gli  esami  relativi  ai 10  insegnamenti  del  biennio  di
formazione di base e ai 14 insegnamenti del triennio di indirizzo, di
cui  4 scelti  nell'elenco degli  insegnamenti opzionali.  L'esame di
profitto e' espresso in trentesimi.
  L'esame  di laurea  consistera' nella  discussione di  una tesi  di
laurea  nell'ambito dell'indirizzo  prescelto (incluse  le discipline
fondamentali  pertinenti all'indirizzo.  La  votazione dell'esame  di
laurea e' espressa in centodecimi.
  Per l'indirizzo in giornalismo  l'ammissione all'esame di laurea e'
subordinato  alla  frequenza  delle  attivita' di  laboratorio  e  di
esercitazione   (inclusi   seminari   professionali   e   stages   di
formazione), unificabili sotto la dizione pratica guidata, con inizio
dal terzo anno  di corso e di durata complessiva  di diciotto mesi, e
comunque  nel   rispetto  delle   vigenti  leggi   sull'accesso  alla
professione giornalistica.
  Gli stage (collettivi o individuali presso redazioni di quotidiani,
periodici, stazioni  radiofoniche e  televisive, agenzie di  stampa o
multimediali, uffici  stampa degli atenei  o di altre  istituzioni di
rilevante  interesse  pubblico)  dovranno   svolgersi  in  regime  di
convenzione  tra il  corso  di laurea  e  l'ente ospitante,  potranno
articolarsi in piu' periodi, per  una durata complessiva di sei mesi,
e prevedono obbligatoriamente la  figura del tutore all'interno della
redazione  ospitante.  Le  esercitazioni  si  svolgeranno  attraverso
seminari semestrali  o annuali,  collegati alla  specializzazione nei
vari generi giornalistici. Tali  seminari dovranno essere condotti da
giornalisti professionisti,  in coordinamento con i  docenti titolari
degli   insegnamenti.   Le   attivita'  di   laboratorio   (scrittura
specialistica, grafica,  titolazione e  impaginazione, organizzazione
del lavoro redazionale, ecc.), debbono  integrare la didattica con il
necessario corredo tecnico.  A tal fine i  laboratori dovranno essere
gestiti  da giornalisti  professionisti  o da  esperti qualificati  e
dovranno svolgersi secondo programmi  coordinati con gli insegnamenti
costitutivi e i seminari di specializzazione.
  Le strutture didattiche a regime indicheranno le dotazioni tecniche
ed   editoriali  disponibili   per   lo   svolgimento  dei   seminari
professionali e degli stage.
  Per quanto riguarda  i collegamenti con le  realta' professionali e
il riconoscimento della preparazione conseguita dagli studenti, oltre
a  quanto  previsto  dagli  accordi nazionali  di  programma  per  la
programmazione   sull'intero  territorio   nazionale,  le   strutture
didattiche   potranno  stipulare   specifiche   convenzioni  con   le
associazioni    professionali   di    giornalisti   e    con   quelle
imprenditoriali, ai fini della programmazione degli stage (periodi di
svolgimento, affluenza  degli studenti nelle  redazioni, collocazione
territoriale,  ecc.;  le   strutture  didattiche  potranno  stabilire
specifiche   convenzioni  -   opportunamente  regolate   riguardo  la
programmazione didattica - con gli  FIG, per l'uso delle attrezzature
tecnicoeditoriali e  l'organizzazione dei laboratori  professionali e
dei  seminari.  Le   strutture  didattiche  dovranno  necessariamente
dotarsi  di  commissioni  didattiche miste  (docenti,  giornalisti  e
rappresentanti  delle aziende  editoriali) per  la concertazione  dei
programmi.
                              Art. 32.
    Raccordo con il diploma universitario in tecnica pubblicitaria
  Lo studente del corso di  laurea in scienze della comunicazione che
abbia concluso il  biennio propedeutico e' ammesso al  terzo anno del
corso  di diploma  in  tecnica pubblicitaria,  con il  riconoscimento
degli esami  sostenuti negli insegnamenti obbligatori  comuni nonche'
delle prove  scritte di  lingua e del  colloquio di  conoscenza della
lingua inglese,  e con l'obbligo di  integrare il piano di  studi con
gli insegnamenti obbligatori non seguiti.
                              Art. 33.
            Diploma universitario in tecnica pubblicitaria
  Presso  la   facolta'  di  scienze  della   comunicazione  e  dello
spettacolo e' istituito il corso  di diploma universitario in tecnica
pubblicitaria.
  Titolo di ammissione  al corso di diploma  in tecnica pubblicitaria
e' il  diploma di  istruzione secondaria di  secondo grado  di durata
quinquennale.
  Il corso di studi ha durata triennale.
  Il numero degli studenti iscritti - e la loro eventuale selezione -
e'  determinata  dal  senato  accademico,  sentito  il  consiglio  di
facolta' competente.
  Al compimento degli  studi viene conseguito il  titolo di diplomato
in tecnica pubblicitaria.
                              Art. 34.
                 Articolazione del corso degli studi
  Il corso  degli studi e' articolato  in un primo biennio,  inteso a
fornire una preparazione di base e in un anno conclusivo di carattere
specificamente professionale.
  L'impegno  didattico  complessivo  e' determinato  dalle  strutture
didattiche competenti e comprende  lezioni, esercitazioni, seminari e
prove di valutazione.
                              Art. 35.
                    Biennio di formazione di base
  Nel corso  del primo biennio,  il piano degli studi  deve prevedere
almeno 8 insegnamenti, per un impegno didattico di almeno 500 ore che
rientrino nelle seguenti aree disciplinari:
  1)  Area comunicativa:  Teoria  e tecniche  delle comunicazioni  di
massa;
  2) Area giuridica: Diritto dell'informazione e della comunicazione;
  3) Area economica: Economia politica - Economia aziendale;
  4) Area psicologica: Psicologia dei processi cognitivi - Psicologia
sociale;
   5) Area Sociologica: Sociologia - Sociologia economica;
  6) Area metodologica: Metodologia e tecnica della ricerca sociale -
Statistica;
  7) Area retoricosemiologica: Semiotica - Retorica e stilistica.
  I primi  7 insegnamenti  devono essere  scelti nelle  suddette aree
disciplinari, ciascuna  delle quali  deve essere presente,  nel piano
degli studi, con almeno un insegnamento.
  L'ultimo insegnamento sara' scelto dalla facolta' entro le suddette
aree.
  La facolta' potra' sostituire  gli insegnamenti indicati nelle aree
con  altri strettamente  affini, con  identiche finalita'  ed analogo
contenuto  culturale  e  comunque   entro  lo  stesso  raggruppamento
concorsuale.
  Entro  il biennio  lo  studente deve  inoltre  sostenere due  prove
scritte  di  composizione  o  elaborazione testi,  con  l'uso  di  un
programma di elaborazione dati, l'una in lingua italiana e l'altra in
lingua  inglese,  nonche'  un   colloquio  diretto  ad  accertare  la
conoscenza della lingua inglese.
  Ai fini della  preparazione a queste prove,  la struttura didattica
competente  organizza appositi  corsi,  avvalendosi -  per la  lingua
inglese - del centro linguistico  interfacolta', o di altre strutture
adeguate.
                              Art. 36.
                          Anno professionale
  Per  sostenere gli  esami  del  terzo anno  lo  studente deve  aver
superato  tutti  gli esami,  le  prove  e  il colloquio  del  biennio
precedente.
  Il terzo  anno comprende 6 insegnamenti  per un'attivita' didattica
di  almeno 350  ore, di  questi,  4 insegnamenti  sono obbligatori  e
devono essere scelti nel seguente elenco:
   1) Economia e tecnica della pubblicita';
  2) Strumenti  e strategie  della comunicazione d'impresa;  Teorie e
tecniche della promozione di immagine;
   3) Tecniche della comunicazione pubblicitaria;
   4) Informatica generale o Informatica applicata.
  Lo  studente deve  inoltre  seguire i  seminari specialistici  come
esperti,  organizzati dalla  struttura  didattica  competente che  ne
stabilisce  le modalita'  di svolgimento,  la  durata e  le forme  di
controllo.
  Gli  altri 2  insegnamenti sono  scelti dallo  studente tra  quelli
attivati entro il seguente elenco, eventualmente integrato secondo le
procedura di cui all'art. 11, comma 1, della legge n. 341/1990:
   1) Disegno industriale.
   2) Marketing;
   3) Psicolinguistica;
   4) Psicologia degli atteggiamenti e delle opinioni;
   5) Sociolinguistica;
   6) Sociologia della comunicazione;
   7) Tecnica della comunicazione visiva;
   8) Teorie e tecniche della comunicazione pubblica;
   9) Statistica sociale;
   10) Teorie e tecniche della promozione di immagine;
   11) Estetica.
                              Art. 37.
                       Formazione professionale
  Nel corso del  terzo anno lo studente deve seguire,  per un periodo
di  almeno  quattro  mesi,  uno  stage  di  formazione  professionale
organizzato  anche  sulla  base  di   intese  e  di  convenzioni  fra
l'universita'  e un  ente o  istituzione pubblici  o privati,  che ne
certifichi l'esito.
                              Art. 38.
                           Esame di diploma
  Per il conseguimento  del diploma lo studente  dovra' sostenere uno
specifico esame finale consistente  in un colloquio interdisciplinare
sul  contenuto   degli  insegnamenti   e  dei   laboratori  dell'anno
conclusivo,  integrato  dalla  presentazione   e  discussione  di  un
progetto pubblicitario.
  Per  essere ammesso  all'esame di  diploma, lo  studente deve  aver
seguito i corsi e superato gli esami negli 8 insegnamenti obbligatori
del  primo  biennio  e   nei  4  insegnamenti  obbligatori  dell'anno
conclusivo,  nonche' in  due insegnamenti  opzionali, e  deve inoltre
aver  superato  le 2  prove  scritte  di  lingua  e il  colloquio  di
conoscenza della  lingua inglese; infine, deve  aver frequentato, con
esito positivo, lo stage di formazione professionale.
                              Art. 39.
    Raccordo con il corso di laurea in scienze della comunicazione
  Il diplomato in tecnica pubblicitaria puo' essere iscritto al terzo
anno  del corso  di laurea  in  scienze della  comunicazione, con  il
riconoscimento da  parte della  struttura didattica  competente degli
esami   sostenuti   negli   insegnamenti  obbligatori   del   biennio
propedeutico e dell'indirizzo scelto, purche' di uguale denominazione
strettamente  affine, e  di altri  2 esami,  in luogo  di altrettanti
insegnamenti opzionali, nonche'  delle prove scritte di  lingua e del
colloquio di conoscenza della lingua inglese.
  Si  fa riserva  di acquisire  il parere  del comitato  regionale di
coordinamento dei rettori lombardi.
   Milano, 2 febbraio 1988
 Il rettore: Alberoni